Mobilità urbana sostenibile con gli impianti a fune
Le città attraenti e con un’alta qualità della vita si caratterizzano per un sistema di mobilità funzionante. Connessi in rete e integrati, gli impianti a fune allargano l’infrastruttura dei trasporti di una città, portandola a un livello superiore. Un’analisi del ciclo vitale ha rilevato e confrontato i bilanci ecologici di diversi mezzi di trasporto urbano. La funivia è risultata la soluzione di mobilità più ecologica.
L a mobilità urbana rappresenta un fattore economico centrale della nostra vita quotidiana. I mezzi di trasporto orientati al futuro e ad alte prestazioni devono rispondere ai requisiti più disparati: devono presentare un’elevata affidabilità tecnica, garantire un trasporto comodo, funzionare a prescindere da eventuali ostacoli o ingorghi ed essere ecologici. Ogni mezzo di trasporto presenta i propri vantaggi come pure i propri limiti, e ogni situazione porta con sé i propri requisiti individuali. Questo è un aspetto da considerare per la scelta di una soluzione di mobilità. Nell’ambito dell’attuale dibattito relativo al cambiamento climatico, anche l’aspetto ecologico ricopre un ruolo essenziale.
Studio indipendente sulle emissioni di CO2
Gli esperti in materia di sostenibilità di Denkstatt GmbH hanno analizzato e confrontato l’impronta di CO2 di diversi mezzi di trasporto pubblico in un’analisi scientifica del ciclo vitale. Ai sensi delle norme ISO 14040 e 14044 sono stati valutati i bilanci ecologici di una funivia, degli autobus nonché di un tram fittizio. Come base è stato utilizzato un esempio dei trasporti boliviani: è stata studiata una tratta di La Paz oggi coperta dalla linea funiviaria urbana “Línea Roja”.
L’impianto di Doppelmayr/ Garaventa inaugurato nel 2014 porta dal centro città di La Paz a El Alto lungo un percorso di 2,35 chilometri. Il collegamento sarebbe stato possibile in alternativa anche con autobus o tram lungo un percorso di 12,4 chilometri. Ai fini di una possibilità di raffronto univoco, i requisiti di mobilità sono stati riassunti in un’unità funzionale (uguale capacità di trasporto, orari di servizio identici, ecc.).
L’impianto a fune con la minore impronta di CO2
Nel quadro complessivo dell’impatto ambientale, la funivia si distingue come soluzione di mobilità più ecologica. Presumendo una durata in servizio di 30 anni, rispetto agli altri mezzi di trasporto l’impianto a fune produce meno di un quarto delle tonnellate di biossido di carbonio equivalente (tCO2eq) (vedi grafico). Quindi, l’impianto a fune presenta la minore impronta di CO2. I risultati dello studio sono stati verificati da tre istituti indipendenti.
A proposito dello studio, DI Martin Beermann della società di ricerca JOANNEUM RESEARCH Forschungsgesellschaft mbH afferma: “Lo studio dell’impronta Co2 di una cabinovia Doppelmayr a La Paz con confronto diretto con tram e bus rispetta pienamente gli standard previsti dalle norme ISO 14040 e 14044 (Emissioni di CO2)”. A La Paz, ogni giorno le funivie urbane trasportano oltre 300.000 pendolari e turisti. La Línea Roja è una parte importante della più grande rete funiviaria urbana del mondo, costruita da Doppelmayr/Garaventa in qualità di impresa generale. Dieci linee in totale producono nella metropoli sudamericana un enorme risparmio nei tempi di percorrenza dei pendolari, consentono una mobilità comoda per tutti, sono ecocompatibili nonché integrate nel sistema dei trasporti e nell’ambiente urbano.
Il Gruppo Doppelmayr rappresenta la qualità, la tecnologia e la leadership di mercato nella costruzione di impianti a fune per il trasporto di persone e materiali e di soluzioni intralogistiche ad alta tecnologia. L'azienda vanta 130 anni di storia e un secolo di esperienza nella progettazione, sviluppo, design, produzione e costruzione di impianti a fune. Questa tecnologia collaudata e la sua affidabilità hanno reso gli impianti a fune una soluzione di mobilità popolare e performante nelle regioni sciistiche, ricreative e nelle città di tutto il mondo. Funivie.org non è responsabile dei contenuti pubblicati da autori esterni. Come diventare autore aziendale o privato. |