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La ferrovia di servizio abbandonata della diga Goillet e la vecchia funicolare della Valtournenche

Uno spettacolare binario Decuville dismesso, e immerso in un paesaggio mozzafiato a 2500 m di altezza, non può che attirare la nostra attenzione. Se poi c’è anche una vecchia funicolare di servizio risalente agli anni ’30, utilizzata per costruire la diga di Goillet, l’interesse diventa davvero incontenibile.

 

Così abbiamo pensato di proporvi questo reportage che parla di binari dimenticati, ma anche di importanti opere idroelettriche in Valtournenche progettate all’inizio del ‘900 e completate nel 1948.

L’esplorazione inizia presso la stazione a monte della vecchia funicolare di servizio, i cui binari corrono paralleli alla condotta forzata che porta l’acqua alla centrale di Perrères, ubicata 680 m più in basso, superando dei tratti dalla notevole pendenza. L’edificio che ospita la sala macchine è stato preservato e trasformato nell’Ecomuseo del Vertice. Attraverso una vetrata è possibile vedere tutte le parti meccaniche del vecchio argano costruito dalla ditta Agudio di Torino. All’esterno è presente pure una motrice di servizio a trazione termica.

Dalla stazione della funicolare parte un tratto orizzontale di linea Decauville lungo circa 2 km che conduce al secondo piano inclinato, una sorta di funicolare un po’ più semplice, a binario unico, dotata di tamburo avvolgi fune attraverso il quale viene trainato il carrello. Il tratto di binario pianeggiante, è percorribile in bici con un po’ di difficoltà nella parte finale, a causa delle traversine sporgenti.

Alla fine del secondo piano inclinato, che supera un dislivello di circa 150 m, si arriva davanti al lago di Goillet, in una cornice paesaggistica di notevole bellezza. Da qui, un altro breve tratto di binario dalle pessime condizioni, raggiunge la diga, che però risulta visibile solo dalla parte posteriore.

Costruita tra il 1939 e il 1948 dalla SIP per aumentare la produzione ed entrata in esercizio nel 1950, la diga di Goillet è del tipo a gravità massiccia in calcestruzzo, con profilo triangolare e pianta rettilinea, inserita tra le ripide pareti di roccia allo sbocco di una conca lacustre di origine glaciale. Entrambi i paramenti sono rivestiti in bolognini squadrati legati con malta di cemento, con beneficio anche per l’impatto estetico dell’opera. E’ dotata di uno scarico di superficie costituito da un ciglio sfiorante lungo 50 metri protetto da mensola para massi, e di uno scarico di fondo che si compone da 4 tubi orizzontali e relative valvole trapassanti la base dello sbarramento. I lavori impiegarono circa 1000 operai, e richiesero complessi sistemi per trasportare a monte i materiali necessari, tra cui due teleferiche e una ferrovia Decauville che è ancora esistente.

Le acque sono incanalate in condotte forzate, che le trasportano alla centrale idroelettrica di Perrères nel fondovalle, per alimentare i due gruppi Pelton-alternatore da 9 MW ciascuno. L’invaso dello sbarramento, che ha una capacità utile di oltre 11 milioni di metri cubi d’acqua.

 


    Questo articolo è stato redatto da Lost Structures

Esploriamo antiche strutture e luoghi dimenticati, ci adoperiamo per dare il giusto risalto ad opere ingegneristiche dell'uomo, doniamo visibilità a siti silenziosi ma dal vivace passato industriale, studiamo e documentiamo i resti di vecchie opere e sistemi difensivi militari, unicamente a fini culturali e di divulgazione storico-scientifica. Lost Structures è partner di Funivie.org.

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