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ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari: aperto un tavolo di confronto con il Ministero del Turismo e il Ministero delle Infrastrutture

La presidente Valeria Ghezzi e il consigliere ANEF Giampiero Orleoni hanno partecipato a un tavolo tecnico presso il Ministero del Turismo, presieduto dal Ministro Daniela Santanché a cui è seguito un incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).

 

Giornata di incontri importanti e produttivi per ANEF nella giornata di martedì 12 luglio, occasione durante la quale la presidente Valeria Ghezzi ha avuto modo di discutere circa l’importanza degli investimenti nel settore impianti a fune, con il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

Un aspetto fondamentale per garantire una fruizione sicura e rispettosa dell’ambiente delle stazioni sciistiche e delle località montane oltre che per rimanere competitivi nei confronti degli altri Paesi alpini. Essenziale, inoltre, al fine di rimanere al passo con i competitor la necessità di ripristinare incentivi quali “Industria 4.0” o altra forma di credito d’imposta.

La discussione si è poi spostata su aspetti legati alla sicurezza, al lavoro e alla formazione: gli impiantisti hanno fatto notare che spesso i loro codici Ateco non rientrano in quelli turistici, non permettendogli così di sfruttare alcune misure varate a favore del settore.

Ad affrontare, gli stessi temi nel corso della giornata anche durante l’incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con Silvestro Girgenti, segretario del viceministro Edoardo Rixi.

Imprese e Ministero, in questo campo, sono attori che collaborano fianco a fianco. In questo contesto è stato messo a fuoco il tema della sicurezza, aspetto fondamentale per ogni impresa funiviaria.

La necessità è quella di riuscire a ottenere le autorizzazioni per l’entrata in esercizio di impianti nuovi o revisionati in tempi ragionevoli: le tempistiche per lavorare in montagna sono particolarmente strette sia per motivi climatici che per garantire la continuità del servizio. I processi di autorizzazione devono quindi essere tanto scrupolosi quanto tempestivi. Un aspetto fondamentale in particolare in questo momento storico che vede le Alpi italiane prepararsi ai Giochi olimpici invernali di Milano e Cortina 2026,

Ulteriori ambiti di discussione hanno riguardato il lavoro e la formazione specifica e delle abilitazioni del personale funiviario.

“Entrambi gli incontri sono stati proficui e produttivi, testimoniando una rinnovata e viva attenzione per gli impianti a fune e per la montagna – ha spiegato Valeria Ghezzi, presidente di ANEF – Intravediamo lo sviluppo di una importante collaborazione nella direzione della modernizzazione e della sostenibilità del nostro settore e delle comunità di montagna”.


    Questo articolo è stato redatto da ANEF

ANEF, a livello nazionale, è l’unica associazione di categoria del settore riconosciuta da Confindustria, aderisce a Federturismo ed è anche l’unico interlocutore accreditato presso le organizzazioni sindacali ai fini del rinnovo del CCNL di settore. In ambito internazionale, ANEF aderisce a FIANET (Fédération Internationale des Associations Nationales d’exploitation de telepheriques) e OITAF (Organizzazione Internazionale Trasporti A Fune). Attualmente fanno capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici, sia nelle isole. La rappresentatività è assicurata dall’adesione diretta, o tramite sezioni territoriali, di oltre 1.500 impianti, con una forza lavoro stimata di circa 13.000 unità, tra fissi e stagionali, nel periodo di piena attività.

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