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ANEF: un debutto di stagione in grande stile sulle montagne italiane.

Dalla Lombardia al Friuli, dalla Toscana al Trentino e al Veneto, lo sci torna protagonista. Il fine settimana di Sant’Ambrogio – per molti l’avvio della stagione – ha fatto registrare risultati eccellenti, con aumenti di afflussi in doppia cifra, complici le nevicate.
Una rinnovata passione per la montagna a cui i territori rispondono investendo in una mobilità a fune sempre più tecnologicamente all’avanguardia, sostenibile e sicura.

Si è alzato il sipario sulla stagione invernale: la montagna italiana, in versione bianca, è entrata in scena, e lo spettacolo delle Alpi e degli Appennini innevati ha attirato un grande pubblico. A ridosso dal ponte di Sant’Ambrogio arrivano le prime conferme da parte delle società degli impianti di risalita, che hanno stanno registrando un volume di passaggi notevole.

“È stato un debutto in grande stile” conferma Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, che rappresenta il 90% del mercato – oltre 1500 impianti in tutto il paese, sulle Alpi e sugli Appennini. “Anche prima delle ultime nevicate, grazie ai sistemi di innevamento che hanno funzionato a pieno regime e al freddo intenso e prolungato, le località hanno aperto presto e con buoni risultati. A Sant’Ambrogio abbiamo constatato come stia crescendo l’attrattiva esercitata dalla montagna, la voglia di neve. Abbiamo cominciato con il piede giusto, a dimostrazione del fatto che se ci sono le condizioni – innevamento naturale o tecnico, impianti, territori che investono – lo sci è e rimane un grande sport”.

Quasi ovunque è stato segnalato un aumento in doppia cifra rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La sensazione generale, supportata dai primi dati, è che ci attende una stagione bianca positiva.

Trentino Alto Adige e Veneto
Nel week end dell’Immacolata quasi la totalità degli impianti e le piste erano aperti ed in funzione, complici le buone condizioni della neve. Eccellente la risposta in termini di affluenza nelle località e sugli impianti, con un incremento economico stimato del 15% rispetto al 2016.

Lombardia
La quasi totalità degli impianti hanno aperto nel fine settimana, registrando un andamento più che positivo in tutti i comprensori della Lombardia. Alcune zone hanno quadruplicato i passaggi rispetto all’anno precedente. Deboli nevicate su tutta la regione.

Valle d’Aosta
Nel weekend di Sant’Ambrogio sono stati aperti solo i comprensori con neve programmata. Le affluenze sono calate rispetto all’inizio stagione 2016, un periodo eccezionalmente nevoso che fece registrare presenze record. Le abbondanti precipitazioni – fino a un metro e mezzo a Courmayeur, oltre 70 cm sul Monte Rosa – promettono di invertire la tendenza.

Friuli Venezia Giulia
In questa regione solitamente gli impianti entrano in funzione poco prima delle Feste. Ecco perché lo scorso fine settimana l’apertura anticipata, in via eccezionale, delle stazioni sciistiche ha fatto registrare un buon afflusso di pubblico. Le recenti nevicate di 15-20 cm inducono all’ottimismo.

Toscana
Se l’anno scorso, fino a gli impianti sono rimasti chiusi per mancanza di precipitazioni e di temperature che consentissero l’innevamento programmato, nel 2017 la Toscana ha potuto inaugurare la stagione sciistica 4 settimane fa, grazie alle precoci nevicate, registrando un trend più che positivo.

Gli investimenti
Il turismo in montagna si avvale di tecnologie sempre più avanzate, come evidenziano gli ultimi grandi investimenti realizzati: le cabine silenziose, disegnate da designer di fama, con sedili in pelle riscaldati e connessione wi-fi, raggiungono standard elevatissimi di comfort potenziando anche sicurezza e sostenibilità, e riducendo il traffico su strada a favore della mobilità a fune.
Gli investimenti si rivelano perciò scelte strategiche per il territorio, favorendo gli spostamenti e agendo da moltiplicatore per le economie locali, con effetti importanti per l’occupazione.

Tra gli esempi inaugurati nello scorso weekend, la cabinovia “Doppelmayr D-Line” ad Alba di Canazei, in Val di Fassa, che ha sostituito la vecchia funivia Alba-Ciampac. È la prima cabinovia a sfruttare questa tecnologia: le soluzioni progettuali adottate si caratterizzano per comodità, riduzione della rumorosità e delle vibrazioni, manutenzione semplice e veloce. In Val Gardena è stata appena aperta la cabinovia 10 posti “Leitner Ropeways Piz Seteur”, con tecnologia all’avanguardia e un design Made in Italy firmato Pininfarina: una novità molto importante per il collegamento, strategico, con il circuito Sellaronda. L’impianto, unito alla seggiovia Gran Paradiso, consente di raggiungere il Passo Sella in totale comodità, senza auto.

Pochi giorni fa, infine, il taglio del nastro per la nuova pista “La Volata” al Passo San Pellegrino, in Val di Fassa, che ha ottenuto l’importante omologazione FIS dopo le modifiche apportate in autunno. Con 2400 metri di lunghezza per 630 di dislivello, e muri che sfiorano la pendenza del 50%, è una delle più belle piste italiane e la candidata ideale per i grandi eventi sportivi.


    Questo articolo è stato redatto da ANEF

ANEF, a livello nazionale, è l’unica associazione di categoria del settore riconosciuta da Confindustria, aderisce a Federturismo ed è anche l’unico interlocutore accreditato presso le organizzazioni sindacali ai fini del rinnovo del CCNL di settore. In ambito internazionale, ANEF aderisce a FIANET (Fédération Internationale des Associations Nationales d’exploitation de telepheriques) e OITAF (Organizzazione Internazionale Trasporti A Fune). Attualmente fanno capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici, sia nelle isole. La rappresentatività è assicurata dall’adesione diretta, o tramite sezioni territoriali, di oltre 1.500 impianti, con una forza lavoro stimata di circa 13.000 unità, tra fissi e stagionali, nel periodo di piena attività.

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