Calamità per l’Appennino – CS Federfuni Italia
Anche la mancanza di neve è una calamità forse non naturale ma sicuramente economica.
FEDERFUNI ITALIA ancora una volta ha confermato il suo ruolo di Capofila delle Categorie economiche dell’Appennino presentando un documento al Ministro del Turismo Santanché che attraverso una analisi dei dati a disposizione ha quantificato in 50 Milioni di euro la quantità di risorse necessarie a limitare i danni dell’emergenza causata dalla mancata di precipitazioni nevose in Appennino e in alcune delle Prealpi con la concomitante assenza di temperature idonee alla messa in funzione degli impianti di innevamento programmato.
Abbiamo riconfermato nel corso dell’incontro la necessità di proseguire nella consultazione del tavolo Appenninico al fine di riequilibrare politiche che fino ad oggi hanno visto la nostra catena montuosa penalizzata rispetto ad altre situazioni, cosi come è avvenuto anche per i più piccoli comprensori Alpini altrettanto importanti nell’economia della Montagna.
Una serie di interventi a beneficio di tutte le aziende con sede locale in uno dei comuni ricadenti all’interno dei comprensori sciistici a condizione che ci sia una diminuzione dei propri fatturati di almeno il 30% rispetto allo scorso periodo natalizio utilizzando i soliti criteri di riconoscimento percentuale adottato per il periodo della pandemia.
Una attenzione particolare è stata dedicata a tutte le categorie di dipendenti e di liberi professionisti che sono importantissimi per tutte le attività. In particolare sono state proposte al Ministro l’adozione dei seguenti provvedimenti:
Interventi proposti:
1. Dipendenti:
TIPOLOGIA:
– Tempo indeterminato o dipendenti stagionali con più di 30 giorni effettivi:
– Tempo determinato con contratto in corso di validità o in attesa di proroga
– Contratto a chiamata
Provvedimento:
Utilizzo immediato della cassa Integrazione o FIS anche per chi non ha 30 Giornate effettive di lavoro
Stagionali non ancora assunti
Possono essere assunti immediatamente e godono del medesimo trattamento di cassa Integrazione o FIS
Bonus
Per i dipendenti stagionali, sia con contratto a tempo determinato sia a chiamata assunti dopo il 15/12 viene riconosciuto un bonus straordinario di 800,00€.
2. Aziende
– Fondo Ristori
Istituzione di un Fondo Ristori simile a quello che era stato previsto per il periodo di Lockdown che vada a compensare il 70% del mancato incasso calcolato sulla differenza del periodo corrispondente tra la stagione precedente e quella in corso. Tale sostegno sarà garantito a tutte le aziende con almeno una sede locale nei comuni dei comprensori sciistici con tipologie che superino il concetto del settore Turismo e, che abbiano avuto un calo del fatturato nel periodo considerato di almeno il 30%.
– Moratoria Bancaria di un anno per i mutui contratti con gli istituti di credito.
– Moratoria Fiscale e contributiva di un anno con la rateizzazione delle somme da versare in 120 rate mensili senza interessi
– Fondo straordinario per completare l’erogazione dei ristori a tutte le aziende che per qualsiasi motivo siano rimaste escluse dal precedente bando conseguente alla pandemia al fine di consentire una equità di trattamento tra le diverse aziende..
– Far rientrare tutte le forniture elettriche sopra i 4,5Kw delle aziende per la sede locale posta nei comuni dei comprensori sciistici nella categoria degli energivori.
– Istituire un fondo di garanzia per almeno l’80% delle somme richieste per liquidità dalle aziende.
3. Maestri di Sci
Intervento simile a quello già adottato nel momento della pandemia con un fondo specifico
Tali interventi sono stimati in una cifra di 50 Milioni di Euro
Il Ministro a conclusione della riunione ha dichiarato la disponibilità a verificare la possibilità di erogare finanziamenti alle aziende una parte dei contributi previsti per il 2023 per investimenti fatti nel campo dell’innevamento programmato e degli impianti di risalita nel 2022 ed ha preso nota positivamente e fatta propria la proposta del Comune di Abetonecutigliano relazionata dal Presidente della Toscana Giani di consentire ai Comuni dei Comprensori sciistici di trattenere nel proprio bilancio il totale importo delle somme derivanti dall’IMU evitando il loro trasferimento al Fondo per le zone disagiate essendo la attuale situazione ben più drammatica di un riconoscimento di zona disagiata.
Il Ministro ha anche confermato la propria volontà di rendere permanente un Tavolo specifico per l’Appennino e la nostra Associazione ha presentato quindi anche le seguenti proposte per un successivo intervento strutturale
PROGETTO APPENNINO
Prevedere un importo percentuale specifico ( almeno il 30% ) di quanto previsto per il fondo manovra 2022 per i comprensori sciistici appenninici. Nel contempo prevedere anche un 30% per le regioni alpine a statuto ordinario.
Prevedere un Fondo investimenti specifico per le strutture alberghiere e commerciali poste nei comprensori sciistici appenninici al fine di una riqualificazione dei servizi offerti ma anche finalizzata al risparmio energetico ed alla transizione ecologica.
Prevedere un fondo di sostegno agli enti pubblici che intendono investire nelle infrastrutture a servizio del sistema turistico.
Comunicato Stampa Federfuni Italia
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