Funivie, prove annuali piu’ snelle per l’apertura degli impianti sciistici
Un decreto firmato dal direttore di ANSFISA snellisce le procedure per l’apertura degli impianti a fune. Le prove annuali potranno essere condotte dai direttori di esercizio, sotto la vigilanza dell’Agenzia che potrà verificarne la corretta esecuzione in qualsiasi momento con ispezioni successive.
La novità salvaguarda la sicurezza degli impianti e pone rimedio al picco di richieste coincidenti con l’avvio della stagione sciistica. Intanto, oggi è stata effettuata l’ispezione per la riapertura dell’impianto di Foppolo in provincia di Bergamo.
L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali, competente dal 1° gennaio 2022, anche per i trasporti a impianti fissi, tra cui funivie, seggiovie e sciovie, rende noto che oggi è stato firmato un decreto direttoriale che snellisce le procedure per la messa in funzione degli impianti a fune.
Intanto, oggi il direttore di ANSFISA, Domenico De Bartolomeo, come indicato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha delegato direttamente il dirigente coordinatore del settore impianti fissi dell’Agenzia a effettuare l’ispezione per la riapertura dell’impianto di Foppolo (BG).
Il decreto stabilisce, che il direttore di esercizio e il responsabile di esercizio degli impianti a fune, due figure già responsabili, secondo la normativa vigente, della corretta esecuzione delle prove per il regolare funzionamento degli impianti e già coinvolti in prima linea durante le prove stesse, possano condurre le ispezioni annuali per l’apertura degli impianti, anche senza la presenza del funzionario dell’Agenzia.
Il programma delle ispezioni, previste per la riapertura stagionale degli impianti, dovrà comunque essere comunicato ad ANSFISA in anticipo.
L’Agenzia provvederà a programmare la propria presenza ove opportuno e non si limiterà a controlli concordati con il Gestore, ma disporrà verifiche a campione sugli impianti già attivi al fine di valutare non solo gli aspetti meramente tecnici, ma anche la corretta gestione della sicurezza da parte di tutte le figure coinvolte nel processo, tenuto conto che il fattore umano è anch’esso fondamentale per il corretto e sicuro funzionamento degli impianti.
La disposizione è un primo passo verso l’unificazione delle procedure di verifica della sicurezza di tutti i trasporti terrestri, dove è in atto un passaggio da un sistema prescrittivo a un modello prestazionale nel quale i gestori sono i primi responsabili della sicurezza dell’infrastruttura e dove l’autorità di vigilanza promuove il miglioramento degli standard e supervisiona il sistema di gestione della sicurezza.
Inoltre, la disposizione di ANSFISA, pur avendo come prima attenzione la sicurezza degli impianti, mira a semplificare i procedimenti e ad agevolare l’attività operativa delle imprese nel periodo invernale, quando è maggiore l’esigenza di assicurare i servizi agli utenti, nonché a redistribuire il carico di lavoro degli uffici preposti ai controlli, che nonostante i numeri esigui, in attesa della conclusione dei concorsi pubblici avviati per ingegneri, debbono comunque far fronte alle diverse esigenze dei territori.
ANSFISA provvederà quindi a programmare e svolgere le attività ispettive di competenza con proprio personale tecnico partecipando ove possibile o ritenuto opportuno anche in relazione alla complessità dell’impianto, alle ispezioni di cui al citato punto 6.3.5 in occasione delle verifiche e prove effettuate dopo il primo anno dall’autorizzazione all’apertura dell’impianto al pubblico esercizio e, successivamente, ogni tre anni, oppure al quinto e al decimo anno per le sciovie e le slittinovie e comunque dopo la revisione generale o dopo una ispezione speciale.
Comunicato stampa ANSFISA
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