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Gli impianti a fune: un futuro che genera valore

Anef, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, nella sua Assemblea Generale, farà parlare i numeri. Una ricerca di Price Waterhouse Cooper (PwC) dimostra che “gli impianti di risalita sono per la montagna un moltiplicatore straordinario non solo di PIL.” Valeria Ghezzi, presidente ANEF: “Il traguardo è valorizzare la montagna, rendendola accessibile a tutti.”

 

“Noi imprenditori di montagna siamo pronti a metterci in gioco, consapevoli della responsabilità che abbiamo come ‘motori’ della filiera e dell’importante quota di PIL rappresentata dal turismo invernale”. La presidente Valeria Ghezzi illustra così l’assemblea generale di ANEF – Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, prima ed unica Associazione degli imprenditori funiviari riconosciuta e aderente a Confindustria cui fanno capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici – in programma venerdì 18 ottobre a Bolzano presso l’Hotel Four Points by Sheraton, a partire dalle ore 10:30.

Il tema scelto è chiaro: “Un viaggio fatto di traguardi. Gli impianti a fune: un futuro che genera valore”, a ribadire il ruolo, il valore socio-economico, ma anche la responsabilità che gli impiantisti hanno saputo interpretare fino ad oggi e le rinnovate convinzioni su cui vogliono impostare il loro futuro lavoro.

“Ribadiamo il nostro ruolo come motore dell’economia di montagna – sottolinea Valeria Ghezzi – e come presidio per la tutela delle ‘Terre alte’. E desideriamo stimolare tutti gli altri attori del sistema montagna a mettersi in gioco con noi”. Con lei si avvicenderanno sul palco, moderati da Giulia Apollonio, giornalista scientifica e conduttrice Tg2 Rai, esponenti del mondo accademico e scientifico, delle associazioni e dell’ambientalismo: Elmar Pichler Rolle, Presidente Vitalpin; Stefano Illing, Presidente Consorzio Cortina Delicious; Fabrizio De Blasi, Glaciologo presso Istituto Scienze Polari del CNR; Fabio Trincardi, ITATEC e Dir. emerito Dipartimento Scienze della Terra e Tecnologie dell’Ambiente del CNR; Paolo Grigolli, Docente presso IULM Milano.

Al centro della discussione il valore socioeconomico del lavoro degli impiantisti, tema della ricerca condotta da Price Waterhouse Coopers (PwC) sui territori di Lombardia, Valle d’Aosta e Trentino. Per la chiusura della giornata, è stata invitata a partecipare il Ministro del Turismo Sen. Daniela Garnero Santanchè.

Nel discorso della presidente Valeria Ghezzi saranno presenti l’andamento della stagione 2023/24, lunga e ottima per le Alpi, difficile per gli Appennini, dove caldo e scarsità di neve hanno creato non pochi problemi; gli investimenti del comparto; gli ammodernamenti, i rinnovamenti, la tecnologia e l’innovazione che hanno un impatto importante su sicurezza, sostenibilità e destagionalizzazione. Non mancherà ovviamente un ampio riferimento alle Olimpiadi Invernali Olimpiadi Milano Cortina 2026, che faranno convergere sulla Montagna Italiana gli occhi di tutto il mondo; e verrà poi spiegata la decisione di “affidarsi ai numeri per dare ragione alla nostra passione”.

“Per questo abbiamo voluto affidare a Price Waterhouse Cooper un’attenta analisi per valutare, con un ente terzo e indipendente, il bilancio costi/benefici della nostra presenza in montagna – sottolinea la presidente Anef -, non solo sull’impatto socio economico, ma anche su quello ambientale.”

 


    Questo articolo è stato redatto da ANEF

ANEF, a livello nazionale, è l’unica associazione di categoria del settore riconosciuta da Confindustria, aderisce a Federturismo ed è anche l’unico interlocutore accreditato presso le organizzazioni sindacali ai fini del rinnovo del CCNL di settore. In ambito internazionale, ANEF aderisce a FIANET (Fédération Internationale des Associations Nationales d’exploitation de telepheriques) e OITAF (Organizzazione Internazionale Trasporti A Fune). Attualmente fanno capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici, sia nelle isole. La rappresentatività è assicurata dall’adesione diretta, o tramite sezioni territoriali, di oltre 1.500 impianti, con una forza lavoro stimata di circa 13.000 unità, tra fissi e stagionali, nel periodo di piena attività.

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