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Lo scenario di emergenza prevedeva un guasto tecnico a un impianto di risalita, che ha portato al blocco di 350 persone nelle cabine, mentre 1.250 turisti presenti nell’area sono stati evacuati.
Il test è stato coordinato nel dettaglio per simulare una situazione di crisi complessa: la cabinovia si è fermata improvvisamente, immobilizzando centinaia di persone e creando la necessità di una reazione rapida per garantire la loro sicurezza. A prendere il comando delle operazioni è stato Armin Tappeiner, responsabile del servizio, il quale ha avuto il compito di dirigere tutte le fasi del salvataggio. Poiché la riparazione immediata del guasto si è rivelata impossibile, è stato deciso di procedere con un piano di evacuazione completo.
Il piano di soccorso è stato messo in moto rapidamente: 17 squadre di vigili del fuoco, unità di soccorso alpino, operatori della Croce Bianca, autorità locali e diverse forze dell’ordine si sono mobilitate per affrontare la situazione. Gli addetti al soccorso si sono distribuiti in vari punti strategici dell’area, e il coordinamento tra le diverse squadre è stato impeccabile.
Il sole 24 ore
Gli esperti del soccorso alpino hanno scalato i piloni dell’impianto per accedere direttamente alle cabine sospese, mentre l’elicottero di Aiut Alpin Dolomites ha permesso di raggiungere le tratte più inaccessibili. Gli operatori sono stati calati con precisione sulle cabine, dove hanno aiutato le persone bloccate a scendere in modo sicuro con l’ausilio di sistemi di corda. A terra, i soccorritori hanno assistito i turisti evacuati, guidandoli verso le aree di raccolta e i mezzi di trasporto organizzati per l’emergenza.
Tra i salvati, vi erano anche persone con disabilità e animali domestici, che sono stati trasportati a terra grazie a speciali sistemi di imbracatura. Alla fine dell’operazione, sono state complessivamente tratte in salvo 360 persone. “Abbiamo dimostrato che possiamo affrontare situazioni di crisi anche in periodi di grande afflusso turistico,” ha affermato Tappeiner, evidenziando la buona riuscita della simulazione. Arno Kompatscher, Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra tutte le forze in campo, lodando la professionalità e la tempestività dei soccorritori.
L’esercitazione ha rappresentato un banco di prova fondamentale per testare la capacità di reazione a un’emergenza di grande portata, confermando l’efficacia dei protocolli di sicurezza adottati nella regione e rafforzando la fiducia nelle competenze delle squadre di soccorso locali.