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La funivia Crot – Dietro la Torre e la diga più alta d’Europa

Un’esplorazione molto difficile per le condizioni meteo avverse ci porta nelle valli di Lanzo, più precisamente nell’alta Val di Viù. Il nostro obiettivo è trovare i vecchi sistemi di trasporto dismessi a servizio degli impianti idroelettrici del bacino imbrifero dello Stura di Viù, la cui progettazione risale al 1917.

 

Si tratta di una complessa rete di ferrovie Decauville e piani inclinati che venivano utilizzati fino all’inizio degli anni 2000 per trasportare persone e materiali fino alle dighe, centrali o prese gestite da Enel. Nella prima parte del video cercheremo di raggiungere il lago della Rossa a 2700 metri, dove si trova anche una diga molto bella risalente agli anni ’30, che pur non avendo un’altezza considerevole come struttura, è stata costruita alla quota più alta d’Europa, con grandi difficoltà dovute alla presenza di neve per gran parte dell’anno.

Lungo il percorso troveremo interessanti infrastrutture a servizio degli impianti idroelettrici, oltre alla bella centrale Dietro la Torre, risalente agli anni ’30 che si trova presso il lago omonimo, e all’edificio abbandonato che si affaccia sul lago. Nel 1944 quest’ultimo fu adibito a sanatorio per curare i malati gravi e i militari feriti nei combattimenti durante periodo bellico.

 

Prima parte

 

Seconda parte

La seconda parte dell’esplorazione ci porta sulla rete di binari Decauville più alti d’Italia, a servizio degli impianti idroelettrici della Stura di Viù. Attraverso un ingegnoso sistema di piani inclinati, i mezzi potevano raggiungere il lago della Rossa, a 2716 m, dove si trova il binario più alto d’Italia. Queste ferrovie sono state utilizzate negli anni ’20 e ’30 per trasportare i materiali durante la costruzione delle dighe, e anche nel periodo bellico per il trasporto dei militari. In seguito hanno avuto un ruolo importante per il servizio di manutenzione delle opere idroelettriche e per il trasporto del personale, fino alla loro definitiva dismissione avvenuta nei primi anni ’90.

Raggiungiamo quindi il vallone di Autaret, dove a quota 1805 m si trova la diga di Malciaussia. Questo sbarramento, progettato dall’ing. Ganassini e costruito nel 1932 dall’impresa Umberto Girola di Milano per conto della Società Idroelettrica Piemonte, faceva parte di un sistema idroelettrico che sfruttava le acque delle valli di Lanzo per fornire energia elettrica alla città di Torino. La diga alta 30 m, del tipo a volta, a semplice curvatura con raggio variabile in calcestruzzo armato, chiude una conca di origine glaciale formando un serbatoio di quasi 1 milione di metri cubi d’acqua. Oltre ad aver reso pittoresca la località di Malciaussia, divenuta meta di escursioni fin dagli anni ’30, il lago ha la funzione di vasca di compensazione che raccoglie l’acqua scaricata dalla centrale di Sulè, in modo da attuare la regolazione settimanale dell’energia producibile nel sistema idroelettrico della Stura di Viù. L’acqua del lago è poi immessa in una lunga galleria per essere utilizzata direttamente nella centrale di Crot.

Questa centrale, attiva dal 1932, è dotata di 2 gruppi Pelton-alternatore capaci di sviluppare una potenza di 17.000 kW sfruttando il salto utile di 499 m della condotta forzata di alimentazione che scende dal monte bassa con pendenze impressionanti. Accanto alla condotta si può notare l’impressionante piano inclinato. Come già visto su altri impianti di questo tipo, le elevatissime pendenze del binario fino al 138%, lo fanno assomigliare quasi ad un ascensore semi verticale.


    Questo articolo è stato redatto da Lost Structures

Esploriamo antiche strutture e luoghi dimenticati, ci adoperiamo per dare il giusto risalto ad opere ingegneristiche dell'uomo, doniamo visibilità a siti silenziosi ma dal vivace passato industriale, studiamo e documentiamo i resti di vecchie opere e sistemi difensivi militari, unicamente a fini culturali e di divulgazione storico-scientifica. Lost Structures è partner di Funivie.org.

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