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Garaventa sta rinnovando rinnovato le quattro sezioni della funivia nelle Ande venezuelane, presso Merida. Essa conduce ai quasi 5.000 m. s.l.m. di Pico Espejo – e supera un dislivello di due chilometri e mezzo!
I nuovi impianti sostituiscono le vecchie realizzazioni del 1958, che per ragioni di sicurezza sono state chiuse al pubblico nel 2008. La messa in servizio è prevista per il 2013. Una cosa è certa: con un totale di dodici chilometri e mezzo suddivisi in quattro sezioni, la linea è la più lunga del mondo operata con impianti a va e vieni. I quattro tronchi sono indipendenti, ma le stazioni intermedie sono comuni e consentono il passaggio tra le varie cabine.
La funivia parte dalla Plaza las Heroinas a Merida nella stazione Barinitas ad una altitudine di 1.570 m. Già dalla terza fermata, La Augada (quasi 3500 m), si può sentire l’aria rarefatta. Ma l’aiuto è disponibile: sia nelle stazioni che nelle cabine sono disponibili bombole di ossigeno per chi lo richiede.
Le cabine da 60 persone ofrfono posti a sedere per 40 persone. Questo è sufficiente alla maggior parte dei turisti che provengono da lontano; i viaggiatori locali sono invece già abituati a tali altezze.
L’ultima stazione, Pico Espejo (4.780 m) si trova ai piedi della cima del Pico Espejo, ed offre una vista spettacolare sulle imponenti montagne delle Ande e in particolare sul Pico Bolivar (5000 m), la montagna più alta del Venezuela. Le stazioni saranno allestite come un mondo d’avventura: la prima stazione è concepita come un grande ristorante panoramico, la seconda come un museo, la terza di nuovo come ristorante e l’ultima con un piccolo bar ed una grande terrazza.
Il montaggio è una sfida per diversi motivi. Inizia con la consegna dei componenti: gli autotreni dalla città portuale di Maracaibo, a circa 450 chilometri di distanza, preferiscono viaggiare di notte, perché il giorno, per le strade regionali il traffico è congestionato ed è possibile avanzare significativamente. I materiali da costruzione come ghiaia e sabbia vengono invece trasportati da Merida con i vecchi impianti utilizzati come teleferiche. I nuovi impianti riprendono la stessa linea dei precedenti, con una ricostruzione quasi totale delle stazioni.
Nel 1958, parallelamente alle quattro funivie erano state costruite altrettante teleferiche per materiali. Una volta che i vecchi impianti verranno demoliti, esse saranno l’unico collegamento per il trasporto di materiale e personale di cantiere. Le teleferiche continueranno ad essere sfruttate per il trasporto di merci anche dopo l’apertura delle nuove funivie (a partire dall’estate 2013).