Dopo un completo ammodernamento, la funivia sul Szyndzielnia, punto di ritrovo per ciclisti ed escursionisti, è accessibile senza barriere.
Nel 1953, a Bielsko-Biała, è stata inaugurata la prima cabinovia della Polonia. L’impianto, che allora aveva ancora cabine per quattro persone, offre la più attraente possibilità di librarsi sui pendii del monte Szyndzielnia, nei Beschidi della Slesia. Oggi, più di 60 anni dopo, la cabinovia della Szyndzielnia, ora accessibile senza barriere architettoniche, risplende di un nuovo fulgore.
Doppelmayr Polonia è stata incaricata del complesso ammodernamento dell’impianto a fune. Esso ha compreso, tra l’altro, la sostituzione della fune, della meccanica, del riduttore e dell’azionamento elettrico nonché la modifica dei piani di imbarco.
Dell’impianto rinnovato per l’ultima volta nel 1995 rimangono tutti i 14 piloni d’acciaio, che restano tutt’ora in buono stato, e le facciate degli edifici storici delle stazioni a monte e a valle. Tuttavia, all’interno le stazioni sono state completamente rimodernate e adattate al nuovo impianto. “Questo progetto funiviario è qualcosa di molto particolare: gli elementi nuovi si fondono in modo straordinario negli edifici storici esistenti”, riferisce Bogdan Tarko, Amministratore Delegato di Doppelmayr Polonia.
Nei dintorni di Szyndzielnia vi è una fitta rete di piste ciclabili, la maggioranza dei turisti arriva d’estate, per fare escursioni o andare in mountain bike. Di conseguenza, le nuove e moderne cabine dispongono di speciali supporti per il trasporto delle biciclette. Offrono posto per sei persone, presentano una vetratura integrale, sono comode e possono ospitare persone in sedia a rotelle o in passeggino.
Che l’attenzione si concentrasse sul turismo estivo si è evidenziato anche come sfida per il team di costruzione: i lavori in quota si sono svolti soprattutto d’inverno, per non disturbare l’utilizzo turistico durante la stagione principale. Una sfida che per un cliente tanto significativo Doppelmayr ha affrontato volentieri. Doppelmayr Polonia ha la propria sede proprio a Bielsko-Biała, non lontano dall’impianto; un ulteriore motivo per cui la revisione stava particolarmente a cuore all’azienda.