Leitner a Casa Italia Sochi 2014: “Sci: sport, turismo ed economia. Il futuro della montagna bianca in Italia”
Si è parlato di sci, e del sistema montagna bianca in Italia ieri (lunedì 17 febbraio) a Casa Italia a Rosa Kuthor nel corso della tavola rotonda promossa dal Coni in collaborazione con il Gruppo Leitner (presente alle Olimpiadi con 18 dei suoi impianti a fune e oltre 60 battipista Prinoth). A discuterne il presidente Coni Giovanni Malagò, il presidente Fisi Flavio Roda, Michael Seeber presidente del Gruppo Leitner, Gustav Thöni e Andy Varallo, vicepresidente del Dolomiti Superski, il carosello sciistico piú grande del mondo.
Ad aprire la tavola rotonda è stato il numero uno del Coni, che dopo aver posto l’accento sull’importanza che ha rivestito la partnership avviata con il Gruppo Leitner , “un’eccellenza tecnologica del nostro Paese con una formidabile specializzazione industriale” si è soffermato sul binomio sport e turismo. “Solo mettendo in rete tutti i protagonisti del sistema montagna, quindi dalle istituzioni e organizzazioni sportive, agli operatori turistici ed economici, si è in grado di dare slancio e forza ad un intero settore che riveste un ruolo di preminenza per il nostro Paese. Abbiamo un esempio importante in quest’ottica proprio in Alto Adige, ma anche in Trentino – ha aggiunto Malagò facendo riferimento allo stesso Dolomiti Superski – dove grazie alla collaborazione instauratasi tra i vari attori del sistema montagna si ottengono numeri spettacolari”.
Inevitabile, da parte del presidente Coni, il riferimento anche alla candidatura di Cortina per i Mondiali del 2019. “Stiamo lavorando con decisione in questa direzione, consapevoli che è una grande occasione per tutto il movimento che non dobbiamo lasciarci sfuggire”. Un binomio sport invernali e turismo rilanciato con forza dal presidente Fisi Flavio Roda, che non ha nascosto “le difficoltà con le quali ci si trova a confrontarsi nella promozione degli sport invernali, ma è necessario che dopo le parole si proceda con i fatti”. E i fatti sui quali si muove la Fisi nella promozione delle discipline invernali si concentrano soprattutto sulle giovani leve. “Bisogna ripartire dalla scuola, dove lo sport è praticamente scomparso, dando vita a progetti sostenibili anche sul fronte finanziario in grado di dare nuovi impulsi ad un intero movimento, capace di assicurare forte ricadute sull’economia di interi territori”.
Realtà come quelle del Dolomiti Superski ne sono la conferma. “Quello che a suo tempo è stato fatto costituendo il Dolomiti Superski, 12 vallate che si promuovono e agiscono assieme, è un modello da esportare a livello Paese, attraverso una sinergia a livello nazionale sia sul fronte marketing sia nei rapporti con le istituzioni politiche e sportive. Bisogna fare sistema, investire nelle giovani leve e non temere la concorrenza derivante dai nuovi comprensori sciistici che stanno sorgendo ad esempio nell’est Europa. Anzi – ha concluso Varallo – proprio questi ultimi possono avere importanti ricadute anche per il nostro Paese, incrementando il popolo dei praticanti degli sport invernali e quindi il potenziale di clientela che può raggiungere le nostre montagne”.
Ed ecco allora che Michael Seeber, presidente del Gruppo Leitner, ha voluto soffermarsi sull’Olimpiade di Sochi. “Se questi Giochi avranno successo e raggiungeranno quell’obiettivo che gli organizzatori si sono prefissati e cioè di animare la popolazione russa alla pratica degli sport invernali, anche il nostro Paese non potrà che trarne giovamento. Ma dobbiamo investire anche a casa nostra e a cominciare proprio dai più giovani. Dobbiamo riportare i bambini e le famiglie sulla neve, con iniziative che non possono non passare attraverso una stretta collaborazione con scuole e associazioni. Solo così possiamo garantire linfa vitale ad un movimento che è sportivo, turistico ed economico”. Uno sport, lo sci alpino, in cerca anche dei grandi campioni in grado di diventare dei testimonial nazionali per tutto il movimento. Fu così con Gustav Thöni, fu così con Alberto Tomba. “Io stesso sulla mia pelle – ha rivelato l’olimpionico di Sapporo ed Innsbruck – mi sono reso conto di quanto i miei successi avevano contribuito a far diventare lo sci un vero sport nazionale. Dopo i miei successi alle Olimpiadi e le 4 Coppe del Mondo gli italiani avevano scoperto questo sport. E così era stato anche con Alberto Tomba. Oggi abbiamo dei bravi ragazzi, una bella squadra, ma probabilmente manca il grande protagonista in grado di trascinare un intero movimento”.
LEITNER è parte del gruppo imprenditoriale High Technology Industries (HTI), protagonista a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner, Poma, Bartholet e Agudio), dei battipista, veicoli cingolati e gestione della vegetazione (Prinoth e Jarraff), dell’innevamento programmato e sistemi di abbattimento polveri (Demaclenko e Wlp), dell’energia eolica (Leitwind), dell’idroelettrico (Troyer) e della gestione digitalizzata dei comprensori sciistici (Skadii). Presente con i propri prodotti in 89 Paesi sparsi nel mondo, il gruppo HTI conta 20 siti produttivi, 108 filiali e 138 centri di assistenza. Funivie.org non è responsabile dei contenuti pubblicati da autori esterni. Come diventare autore aziendale o privato. |