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Nuova Zelanda, tecnologia Made in Italy per salire sulla vetta del Signore degli Anelli

Leitner ropeways ha realizzato la cabinovia Sky Waka: meno di cinque minuti per coprire i 1,8 chilometri del monte Ruapehu tra cascate e cime innevate del Tongariro. E i neozelandesi la definiscono «l’attrazione turistica più entusiasmante del Paese»

A pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale avvenuta il 26 luglio, è già stata definita come «l’attrazione turistica più entusiasmante della Nuova Zelanda».

Fra Vipiteno, sede di LEITNER ropeways e la Nuova Zelanda ci sono più di 18.500 km di distanza. Ma la tecnologia made in Alto Adige colma ogni gap territoriale: LEITNER ropeways ha griffato la nuova cabinovia Sky Waka, che percorre 1,8 chilometri su uno dei paesaggi più spettacolari del territorio neozelandese, salendo sul monte Ruapehu, superando cascate e cime innevate, nel comprensorio sciistico di Whakapapa, dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco.

Una montagna dall’alto valore simbolico: considerata sacra dal popolo Maori, è amata anche dagli appassionati de «Il signore degli anelli», visto che è stata set di una buona parte della trasposizione cinematografica.

Un progetto che ha rappresentato anche una sfida dal punto di vista tecnologico per l’azienda di Vipiteno, considerato la presenza sull’isola del nord della Nuova Zelanda di un vulcano ancora attivo, che ha imposto particolare attenzione al posizionamento e altezza dei 14 sostegni della cabinovia, che non dovranno essere messi a rischio dalle colate di lahar, cioè colate di fango e detriti. Anche le condizioni meteorologiche del luogo hanno influito sulle scelte tecniche adottate, dato che in vetta i venti possono raggiungere i 275 km/h: per questo motivo ciascuna delle 53 cabine EVO è stata realizzata con 80 chili di acciaio aggiuntivi, in modo da garantirne una maggiore stabilità al vento.

https://www.youtube.com/watch?v=cM3BMwYztEY

Un tragitto che ha come punto d’arrivo il Knoll Ridge Chalet, con cabine da 10 posti capaci di trasportare 2.600 persone l’ora. Il Ceo di Ruapehu Alpine Lifts (RAL), Ross Copland ha ricordato, durante l’inaugurazione, come «Sky Waka è un’esperienza unica nel suo genere in Nuova Zelanda, capace di trasformare l’esperienza dei visitatori, elevandola a un livello mai raggiunto, portando con sé anche un enorme impulso per l’economia locale, per alloggi, ristoranti, attività turistiche e con la creazione di molti posti di lavoro».

Il nuovo Sky Waka, l’opera nel suo complesso è costata 15 milioni di euro, ha a disposizione oltre cinquanta cabine con ampie vetrate, dotate di portasci, impianto audio e sedili in pelle per ognuno dei dieci passeggeri che possono ospitare. Correrà dall’area di base del Bruce direttamente al Knoll Ridge Chalet, percorrendo 1,8 km in circa 5 minuti.

A 2020 metri sul livello del mare, con vista mozzafiato sui pinnacoli e sulla valle sottostante, Knoll Ridge Chalet è aperto tutto l’anno per un’esperienza gastronomica mozzafiato, ed è il più alto ristorante della Nuova Zelanda.

In contemporanea con Sky Waka da segnalare infine che LEITNER ropeways ha portato a termine un ulteriore progetto anche sull’altra delle due isole principali della Nuova Zelanda, l’Isola del Sud. Nei pressi della città di Queenstown, nel comprensorio di “Coronet Peak”, è stato realizzato infatti un impianto Telemix (una combinazione tra seggiovia e cabinovia). Siccome l’area è una destinazione turistica molto frequentata non solo in inverno ma anche in estate, quando diventa meta apprezzata di escursionisti e ciclisti, un terzo delle seggiole sarà equipaggiato con pratici supporti per biciclette.

GD10 Sky Waka

  • Lunghezza: 1799 m
  • Dislivello: 381 m
  • Velocità: 6 m/s
  • Capacità: 2400 p/h
  • Numero di cabine: 49
  • Numero di sostegni: 14


    Questo articolo è stato redatto da LEITNER

LEITNER è parte del gruppo imprenditoriale High Technology Industries (HTI), protagonista a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner, Poma, Bartholet e Agudio), dei battipista, veicoli cingolati e gestione della vegetazione (Prinoth e Jarraff), dell’innevamento programmato e sistemi di abbattimento polveri (Demaclenko e Wlp), dell’energia eolica (Leitwind), dell’idroelettrico (Troyer) e della gestione digitalizzata dei comprensori sciistici (Skadii). Presente con i propri prodotti in 89 Paesi sparsi nel mondo, il gruppo HTI conta 20 siti produttivi, 108 filiali e 138 centri di assistenza.

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