Presentati a Rovereto i libri di Giorgio Ceriani sulla storia dell’azienda funiviaria trentina
Si è tenuta venerdì 17 dicembre 2021, presso la biblioteca civica “G.Tartarotti” di Rovereto, la presentazione dei volumi scritti dall’ingegnere Giorgio Ceriani dedicati alla storia dell’attività imprenditoriale della omonima ditta.
Tra questi volumi ricordiamo quello intitolato “Appesi ad un filo”, che ripercorre l’attività di costruzione di impianti a fune fondata dal geom. Marino, padre dell’autore, nel 1947. Marino Ceriani si può definire come autentico pioniere nel mondo dei trasporti funiviari, fu infatti egli in sodalizio con l’ing. Tanesini di Bolzano a concretizzare gli impianti progettati dalla Carlevaro & Savio, la Teletrasporti e la F.lli Marchisio.
Il figlio Giorgio, ereditiero della ditta, portò avanti con interesse le sue realizzazioni espandendole nel campo scioviario, riuscendo a ricavare una porzione di mercato non aggredita dalla concorrenza dell’epoca. L’epopea dell’azienda si chiuderà a metà degli anni ’90 esclusivamente per decisione professionale dell’autore, a differenza di altre realtà che a quel tempo soffrivano ben altri problemi dovuti alla “crisi dei costruttori”.
L’autore, contestualmente alla presentazione dei testi, insieme agli archivisti della biblioteca ha illustrato anche l’immenso archivio, gelosamente conservato, che sarà fruibile a breve a tutti. Questo si suddivide in 4 sezioni:
- Sezione tecnico-amministrativa, dove sono raccolti tutti i carteggi di carattere prettamente organizzativo e amministrativo dell’impresa;
- Sezione tecnico-progettuale, dove sono presenti tutti gli elaborati grafici e di calcolo delle opere progettate e realizzate nel corso dell’attività;
- Sezione fotografica, che include un vastissimo repertorio di immagini inerenti ai singoli progetti, cantieri e sopralluoghi;
- Biblioteca specialistica e collezione di oggetti, che raccoglie testi e pubblicità impiegate in azienda, nonché strumenti e componentistica degli impianti a fune, prototipi.
L’ingegnere ha quindi rimarcato il ruolo del suo testo come “guida” alla consultazione dell’archivio, che custodisce al suo interno curiosità e peculiarità che saranno di sicuro interesse per gli appassionati fruitori.
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