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Soprattutto nell’intervallo limite, la temperatura dell’acqua può fare davvero la differenza tra il funzionamento e l’arresto dell’impianto. Una temperatura dell’acqua di 4°C inferiore, infatti, corrisponde a una riduzione di circa 1°C della temperatura di bulbo umido. Di conseguenza, con una temperatura dell’acqua il più fredda possibile, gli impianti possono essere messi in funzione con maggiore rapidità anche in condizioni difficili.
Inoltre, una temperatura dell’acqua ottimale comporta anche un elevato potenziale di risparmio energetico. L’impiego di acqua fredda permette di ottenere risparmi fino al 20%: ciò è possibile perché con lo stesso quantitativo di energia si è in grado di trasformare più acqua in neve. Nell’intervallo di temperatura limite, con una temperatura dell’acqua di 1 °C, un generatore a ventola medio vanta prestazioni migliorate del 50% rispetto a quelle ottenute a 9 °C.
Le nuove torri di raffreddamento messe a punto dal leader dell’innovazione TechnoAlpin sono state sviluppate appositamente per rispondere alle particolari sfide che gli impianti di innevamento si trovano ad affrontare. Seguono un principio di funzionamento ingegnoso: l’acqua viene deviata in modo mirato attraverso un sistema a nido d’ape e raffreddata dall’aria a bassa temperatura. Questo sistema consente di mantenere ridotto il consumo energetico e, al tempo stesso, di aumentare enormemente la potenza. A seconda del modello, la portata è compresa fra 30 e 90 l/sec e il fabbisogno energetico tra i 15 e i 45 kWh.
L’acqua raffreddata viene raccolta in un apposito bacino posizionato sotto la torre di raffreddamento. Tutti gli ingressi d’aria, gli allacciamenti e le condotte sono coperti da uno speciale rivestimento isolante e dotati di un sistema di riscaldamento. Queste soluzioni li proteggono contro condizioni di esercizio avverse, garantendo un funzionamento affidabile. Infine, diverse coperture o rivestimenti in legno riducono al minimo l’impatto visivo sull’ambiente circostante.