N.d.R. Va evidenziato che il sondaggio è terminato il 31 ottobre, prima dell’aggravamento delle condizioni sanitarie e dei recenti DPCM di zone gialle, arancioni e rosse e le relative chiusure.
Un campione di 2500 persone amanti degli sport invernali, distribuite principalmente nel nord e centro Italia ed amanti degli sport invernali, ha fornito un responso piuttosto chiaro: circa il 70% di loro intende recarsi nelle località sciistiche durante la prossima stagione invernale, nel caso sia possibile. Si tratta circa della stessa percentuale di cittadini che nell’estate 2020 è andata in vacanza.
Per oltre il 60% degli intervistati l’emergenza Coronavirus sembra non aver ancora influenzato le intenzioni di vacanza, mente per i rimanenti la durata della vacanza si accorcerà, a causa sia di problemi economici che per la paura di un eventuale contagio.
Tre quarti degli intervistati trascorreranno le vacanze in un grande comprensorio sciistico come di consueto, in quanto per quasi il 90% il Covid non ha influenzato la scelta della destinazione. Una importante differenza si nota però nell’acquisto dello skipass, in quanto più di tre quarti lo acquisteranno o all’ultimo minuto o sceglieranno i giornalieri, una scelta prevedibile in un contesto di incertezza sulla mobilità e sulle aperture.
Oltre il 60% dei turisti afferma di non voler frequentare bar o apres-ski, sempre nel caso rimangano aperti, proprio per paura del contagio, mentre per quanto riguarda il rischio, a preoccupare di più sono gli assembramenti all’interno di grandi cabine chiuse di funivia, e nelle code di attesa; le seggiovie aperte non destano invece nessuna preoccupazione, come era prevedibile. Non desta invece nessuna fiducia la proposta paventata da alcuni albergatori di agevolazioni a chi si presentasse con una certificazione di tampone negativo prima del soggiorno, vista la possibilità di contagio anche da negativi.
Interessante notare anche che il 40% prevede di utilizzare le applicazioni sviluppate da alcune località sciistiche per segnalare gli impianti più affollati, anche se un altrettanto importante 40% non è ancora a conoscenza dell’esistenza di queste applicazioni.
Prima di lasciare spazio ai grafici, l’ultima considerazione va fatta sulla fiducia: circa il 60% dei turisti si fida degli esercenti e delle procedure adottate per ridurre il rischio di contagio.
Un cordiale ringraziamento al sito partner Dovesciare.it per la collaborazione fornitaci nella diffusione mediatica.
Nota: in alcuni grafici il totale potrebbe superare di qualche punto il 100%, in quanto le evoluzioni degli ultimi DPCM ci hanno spinto ad integrare ed adattare leggermente alcune domande del sondaggio mentre era in corso; i risultati finali però non cambiano significativamente.